5 fake news sull’acufene

L’acufene è la percezione di un suono “fantasma”, spesso viene descritto come un ronzio, un fischio, un soffio…
In questo articolo vogliamo fare luce su alcune affermazioni ritenute da molti vere, ma che tali non sono.

1. “L’acufene è una malattia”

Falso, l’acufene non è una malattia in sé, bensì un sintomo. Il problema è che spesso non è chiaro quale sia la vera causa che lo genera. Si è compreso che molti fattori lo possono creare o influenzare: danni uditivi da rumore, fattori neurologici, malattie cardiovascolari, lesioni cerebrali traumatiche, farmaci ototossici…

Il fatto che non sia certa la causa, non permette di realizzare una vera e propria cura che lo faccia sparire. Per questo motivo i trattamenti per alleviare e gestire l’acufene sono di tipo terapeutico e il loro obiettivo è di rendere più facile la convivenza con questo disturbo.

2. “Solo chi ha un calo di udito soffre di acufene”

Falso. È vero che molto spesso l’acufene si presenta in concomitanza con un calo uditivo, o con un suo peggioramento, ma è altresì possibile soffrire di acufene anche con un udito perfetto.

3. “Gli apparecchi acustici non aiutano con l’acufene”

Falso. Le linee guida per il trattamento degli acufeni indicano gli apparecchi acustici come una delle terapie più efficaci. È importantissimo sottolineare, però, che non tutti i dispositivi vanno bene: esistono soluzioni acustiche appositamente realizzate per essere idonee a combattere questi disturbi.

4. “Mi hanno detto che non posso fare niente contro l’acufene e me lo devo tenere”

Non è vero, come abbiamo già accennato ci sono molte terapie per alleviare l’acufene ed in molti casi, pur non scomparendo, la sua presenza può diventare “indifferente” nel tempo.

In prima battuta è sempre meglio fare una visita da un Medico Otorinolaringoiatra, che potrà valutare lo stato di salute dell’orecchio e consigliare il percorso più corretto.

5. “Chi ha l’acufene si lamenta per niente”

Decisamente falso. Per chi ne soffre l’acufene può influire pesantemente sulla qualità della vita. Può portare a stanchezza cronica, ansia, depressione, difficoltà nel relazionarsi con gli altri. Non sottovalutate mai il problema, ma cercate di sostenere chi soffre di questo disturbo.