L’acufene, o tinnitus, è un suono percepito solo dalla persona che ne soffre. Può presentarsi come un ronzio, un fischio, un soffio o molte altre varianti. L’acufene non è una malattia, bensì un sintomo di un’altra causa spesso difficile da individuare, anche perché nella maggior parte dei casi ha origine multifattoriale.
Questa condizione colpisce circa il 10-15% della popolazione mondiale, e si stima quindi che ne siano affette quasi 600 milioni di persone.
I suoi effetti sono diversi da persona a persona. Per qualcuno l’acufene viene percepito solo come un rumore di fondo e quindi genera un disturbo minimo. Per altri, invece, può essere molto più fastidioso e può influire negativamente su molti aspetti della vita e del benessere psichico e sociale.
L’origine di questo disturbo non è ancora ben chiara e certamente vi sono diversi fattori che possono darne origine. Esistono inoltre diverse patologie che possono dare origine a dei suoni fantasma che rischiano di essere scambiati per acufene. Per una corretta diagnosi è fondamentale rivolgersi ad uno specialista.
L’acufene è più probabile che colpisca persone che hanno superato i 40 anni di età e di sesso maschile. Purtroppo risulta sempre più diffuso anche fra i più giovani a causa degli elevati livelli di rumore presenti nella vita quotidiana, compresi quelli generati dall’uso di cuffiette ad alto volume.
Nella maggioranza dei casi, chi soffre di acufene presenta anche un calo dell’udito. In questi casi, l’uso degli apparecchi acustici migliora l’ascolto e può alleviare anche il fastidio causato dal fischio/ronzio.
Non tutti gli acufenici sentono lo stesso suono/fischio, né tanto meno alla stessa intensità. Può essere presente sempre o solo in alcuni momenti, presentarsi in un determinato periodo o accompagnare il soggetto per tutta la vita.
L’acufene cronico può peggiorare il benessere psicofisico della persona anche in modo grave e per questo non va sottovalutato.